DORNENREICH: Flammentriebe
data
15/02/2011Che i Dornenreich abbiano trovato finalmente pace? 'Flammentriebe' si presenta come l'incarnazione definitiva - forse - delle diverse anime che hanno contraddistinto fino a ieri la carriera della band austriaca. Pur privilegiando il black metal come punto focale, il disco si muove su cordinate ora più acustiche, folk, ora su progressioni più darkeggianti e moderne. Di comune andazzo anche le melodie: di presa immediata e di pari passo spigolose. A fare da sponda alla ferocia delle chitarre c'è il violino di Inve, avvolgente arma segreta che impreziosisce le composizioni con un cesellare malinconico e dal grande afflato poetico. Forse il limite dell'album è rappresentato dal lavoro della chitarra che si presta a poche intuizioni armoniche: certo andare oltre il solo continuo riffare avrebbe reso i brani più intriganti. Ma ci pensa il tema di fondo a limare questo appunto, quel senso di arte, quel romanticismo culturale che si respira lungo le otto tracce anche quando la violenza sonora diventa pressante. Anche quando, in particolare, gli strumenti acustici prendono il sopravvento disegnando paesaggi e sprazzi di natura che ti lasciano senza fiato. Emozioni che la conclusiva "Erst Deine Träne Löscht Den Brand" evoca con estenuante intensità, e che in parte riprende lo stile del bellissimo quanto controverso 'Hexenwind'. Un disco importante, quindi, che tira le somme ed in egual misura proietta il gruppo verso un futuro artisticamente e positivamente ignoto. Fino ad allora 'Flammertriebe' aiuterà ad ingannare l'attesa perchè non si tratta di un lavoro interlocutorio, ma di un compendio sonoro crepuscolare che si alimenta sia di conoscenza, sia di spiritualità.
Commenti