Evil One: MIlitia Of Death
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14/02/2011Fa sempre uno strano effetto ascoltare band composte da musicisti giovani suonare nello stile che più sarebbe consono ai propri padri (o fratelli maggiori). E' esattamente il caso degli Evil One, gruppo transalpino che presenta un lavoro influenzato dal thrash e dal metal di stampo classico e senza troppi fronzoli. La band ha già tre album alle spalle, un bagaglio d'esperienza che si fa sentire nelle composizioni, e soprattutto rende evidente un ottimo affiatamento. Non a caso le due chitarre sono sempre ben impostate, macinando riff e assoli confacenti al genere proposto. L'opener "Militia Of Death" racchiude in sé tutte le caratteristiche di questo quintetto che per quanto possa regalarci delle emozioni e qualche sorriso, non riuscirà a fare altro a causa, in primis, della voce di Frédéric a volte fuori dai registri dell'intonazione. L'album, comuque, si lascia ascoltare, e brani come "Evil Invasion", "Straight To Hell" e "Baptized Of Fire" riusciranno a farvi battere il piede a tempo. Nel complesso, però, la fattura dei pezzi risulta spesso appena sufficiente per un gruppo esperto, e la latente originalità rende poco brillante il risultato finale. Buona la cover "Faster As A Skark": la song degli Accept viene realizzata molto simile all'originale, e il compitino finale risulta accettabile. Conclude il lavoro "Militia Of Beer", copia del primo brano dove viene sostituita l’ultima parola del titolo: il risultato è ovviamente divertente, e vi farà pensare che quest’album è soltanto uno scherzo di cinque bricconcelli transalpini. Ma purtroppo non è cosi.
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