DEMON PROJECT: Faces Of Evil
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15/02/2011Se volete ascoltare qualcosa che vi sorprenda, che vi spiazzi ad ogni traccia unendo all'unisono brutalità e melodia, soluzioni eclettiche ed eterogenee, inventiva ad ogni dove e parti che strizzano l’occhio anche alle classifiche (non quelle dei Take That), progressive, death metal, tastiere catchy, voci femminili ancestrali, Faith No More, Edge Of Sanity (le additional vocals sono di Dan Swano, e si sentono), Dope Stars Inc e Lacuna Coil, allora fermatevi qua, avete trovato il vostro Eden, materializzatosi nel trio sovietico il cui nome è già un programma: Demon Project. Mettere in risalato un brano piuttosto che un altro significherebbe non rendere onore all'opera nella sua interezza, un concept sul mito degli dei della siberia; mi preme unicamente sottolineare la grandezza della traccia finale, "Burn", che richiama in maniera ineluttabile i Faith No More di 'King For A Day, Fool For The Lifetime, tra i primi ad unire suoni ruvidi a grandi melodie con un voce che era un marchio di fabbrica: Mike Patton. Dieci anni di carriera e tre release alle spalle li hanno portati presso gli studi di Jens Bogren (già producer di Opeth, Soilwork, Paradise Lost, God Forbid, Amon Amarth), ma contrariamente alle aspettative il suono non è all’altezza della loro performance, non molto pulito è un po' carente di suoni pesanti. Unico neo di questa opera che altrimenti sarebbe da 10 e lode.
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