MINUSHUMAN: BLOODTRHONE
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06/10/2011I francesi Minushuman sono poco inquadrabili. Frutto di uno stile che loro usano chiamare "atmosperic thrash metal", ma che per convenienza e per dare una risposta più concreta a chi se lo chiede utilizzerei l'aggettivo post. Questo perchè al groove moderno del loro incedere - che ricorda quello dei Machine Head - intrecciano rallentamenti, passaggi melodici ed atmosfereci, e mood nervoso-malinconico tipico di gente come Isis, Neurosis e Cult Of Luna. Quindi, proposta alquanto personale che sfocia in un disco molto interessante che sa anche esplicitamente emozionare. Dinamico, concreto e mai didascalico, 'Bloodthrone' è un album sofferto e potente, a tratti marziale e proto-industrial, nonchè sinfonico - che in più di un'occasione ricorda anche i Samael ultimi album, band per cui hanno anche aperto dal vivo - e con sfumature black che sfogano il loro malessere interiore attraverso lo screaming disperato di Cédric Moïse, ugola per nulla incline ad impostazioni differenti - in certe occasioni le clean vocals renderebbero di più - ma che interpreta al meglio buona parte delle strutture messe a disposizione soprattutto in quelli che, alla fine, risultano i brani migliori dell'opera: la magnetica e disturbante "The Size Of The Ocean", la travolgente per intensità emotiva "Forgotten Fields", la drammatica "Godsped", l'epica e cadenzata title-track. Allora si fa presto a concludere dicendo che 'Bloodthrone' è un discone a tutti gli effetti, e che merita la considerazione di chi non vede l'ora di straniarsi dalla merda che invade il quotidiano.
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