You are here: /

MACHINE HEAD: THE MORE THINGS CHANGE

data

27/10/2005
90


Genere: Post Thrash
Etichetta: Roadrunner Records
Anno: 1997

Il lato musicale di “The More Things Change”, secondo parto dei californiani Machine Head, riflette alla perfezione ciò che è rappresentato nell’immagine di copertina, due mani sporche che rovistano nella nuda terra. La stessa identica cosa che fanno Robb Flynn e compagni in questa seconda fatica che segue il fondamentale “Burn My Eyes”, uno dei dischi più venduti della storia Roadrunner e anche uno degli album metal più importanti in assoluto, almeno per quanto riguarda il periodo dagli anni ’90 in poi. “The More Things Change” fu, ed è ancora, un disco molto controverso, forse ancor più che il seguente “The Burning Red”. La band, piuttosto che continuare sul percorso tracciato con il primo lavoro, appesantisce e rende decisamente più oscura la sua proposta musicale, rendendo effettivamente ostico l’ascolto. E’ un platter che va metabolizzato bene questo, per via della sua pesantissima e plumbea atmosfera e per il minutaggio non indifferente dei brani. In apertura troviamo la temibile doppietta “Ten Ton Hammer” e “Take My Scars” (tuttora dei classici nei live set della band), che conciliano ritornelli ‘melodici’, virgolettato d’obbligo, e riff pesanti come macigni. Un inizio davvero mozzafiato che è solo il preludio al resto; se “Struck A Nerve” è sostanzialmente un brano thrashcore di stampo classico, si tratta dell’unica concessione alla velocità insieme a “Bay Of Pigs” visto che tutti gli altri brani, intrinsecamente grandiosi, sono delle badilate sulla testa che difficilmente scorderete, in particolar modo “Spine”, “Violate” e l’epica conclusiva “Blood Of The Zodiac”. Memorabili, in tutto questo ben di Dio, gli ottimi assoli di Logan Mader, a volte affiancato dal buon Flynn, i testi e la terremontante prova dietro i tamburi della new entry Dave McClain, che fa dimenticare senza troppi rimpianti il comunque ottimo Kontos. Sottovalutato, dimenticato, tralasciato. Sarà, ma “The More Things Change” è una fucilata a pallettoni sulle parti intime. Impossibile rimanere incolumi.

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento

live report

Appunti01

ULCERATE + SELBST
Legend Club - Milano

A conferma della serata dalle tinte esotiche, il 5 novembre, prima dei neozelandesi Ulcerate aprono i venezuelani Selbst, autori in carriera di un buon black metal dalle tinte atmosferiche, dove nelle pieghe di strutture in cui si intrecciano le tipiche sfuriate stru...

Nov 16 2024

2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web