MARILYN MANSON: EAT ME, DRINK ME
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21/06/2007Guess who’s back? Marilyn Manson! Quanto tempo… un bel po’, effettivamente, se non si considerano raccolte varie, visto che “The Golden Age Of Groteque” risale al 2003, anno dopo il quale il Reverendo ha fatto parlare di se più che altro per la sua vita privata che per la musica. Un matrimonio breve e travagliato (quello con la superstar burlesque Dita Von Teese), a quanto pare causa scatenante prima del silenzio discografico e poi della composizione di questo “Eat Me, Drink Me”, album nel quale Brian Warner si mette totalmente a nudo, con tutti i pregi e i difetti del caso. Tutto il platter (interamente composto ed eseguito da Manson e dal fido Tim Skold) ruota intorno alla figura del celebre artista, ed è anche comprensibile trovarsi davanti ad un lavoro intimista, a tratti pesantemente tedioso, oscuro e spesso difficile da digerire. I singoli da primo ascolto sono in realtà quasi assenti (giusto l’irresistibile “Heart-Shaped Glasses”), e per il resto bisogna fare i conti con brani sfaccettati e melmosi, privi della rabbia che tante volte Manson non ha esitato a trasmettere. Effettivamente, “Eat Me, Drink Me” non è certo un disco semplice, e non sono neancora sicuro che mi sia piaciuto del tutto; ma le soddisfazioni non mancano (“If I Was Your Vampire”, “You And Me And The Devil Makes 3”, la title track) per questa strana transizione che passa per un tunnel oscuro come la pece. Speriamo che alla fine si ritrovi la luce maligna che tutti abbiamo imparato ad apprezzare. Prendete e mangiatene/bevetene tutti.
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