THE 69 EYES: PARIS KILLS
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20/01/2007Dopo la clamorosa quanto spiazzante virata musicale protagonista dell'oscuro precedente album della band, i The 69 Eyes continuano sulla loro strada presentando questo 'Paris Kills', suggestivo e tenebroso fin dal titolo. Gli elementi che caratterizzano questo disco sono praticamente gli stessi del platter del 2000: gothic-rock graffiante e ruffiano con la gutturale ed ipnotizzante voce di Jirky che troneggia sontuosa in tutte le canzoni. Molto più rockeggiante e meno dannato, l'impressione è che 'Paris Kills' sia decisamente meno ispirato e passionale rispetto all'ombroso 'Blessed Be' che forzatamente non può non rappresentare un termine di paragone importante. Nonostante la produzione sia decisamente buona e credo che la band abbia molto curato gli arrangiamenti dei pezzi rimane durante l'ascolto quell'alone di insoddisfazione per la poco spontaneità di alcune tracce che sembrano studiate a tavolino per ripetere il successo appena vissuto. Detto questo, non posso nascondere che alcune canzoni siano davvero ben strutturate riuscendo a trasferire quell'inquietudine propria del quiuntetto finlandese. Soprattutto le prime tracce ("Crashing High" e "Betty Blue", uscite anche come singoli) e le ultime del cd, vedi "Forever More" e "Still Waters Run High", hanno il pregio di essere molto efficaci e dirette, peccato le altre canzoni non siano all'altezza.
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