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THE SHIVER: Adeline

data

03/04/2019
75


Genere: Dark Rock
Etichetta: Wormholedeath Records
Distro:
Anno: 2017-2019

Arriva in ristampa, distribuito da Wormholedeath a distanza di due anni dall’uscita, 'Adeline', del quartetto viterbese The Shiver. L'album è stato accompagnato dal release del video "Light Minutes", registrato in occasione della data del Manchester Academy, durante il tour europeo che li ha visti di supporto ai The Rasmus. A volte, il panorama nostrano offre delle piacevolissime realtà, e questa è proprio una di quelle circostanze. The Shiver sono una band che può vantare un curriculum di tutto rispetto e ci sono diversi “wannabe” che avrebbero molto da imparare da questi ragazzi. La prima cosa che salta all'orecchio ascoltando questo disco è che Federica Sciamanna è brava, ma brava sul serio. In un panorama di voci femminili clone, in cui sembra ormai obbligatorio librarsi con etereo distacco al di sopra delle note, “Faith” arriva diretta al cuore, mettendo in luce non solo una evidente padronanza tecnica della voce, ma in aggiunta un range espressivo di prim'ordine. 'Adeline' è un disco senza inutili ricami, che sfiora diversi generi senza tuttavia farsene intrappolare. Il brano di apertura "Awaiting" rende già perfettamente l’idea di cosa ci si può aspettare: è un disco energico, a mio avviso molto curato nel songwriting e arrangiato in maniera tale da rendere chitarra, basso e batteria il perfetto complemento della voce. Nella title track c'è qualcosa che mi ha riportato alla memoria gli In This Moment di 'The Dream' (ma senza screamo, di cui invece ritroveremo tracce nella decisamente più metal "Mirun Aku"), sia nelle sonorità delle chitarre, sia nelle linee vocali, pur sviluppandosi in un brano con atmosfere con tendenze più dark. Si cambia completamente atmosfera in "How Deep Is Your Heart, How Dirt Is Your Soul", in cui la Sciamanna scivola delicata, vibrante, sull’unica “quasi ballad” dell'album. A ulteriore dimostrazione (in caso ce ne fosse ancora bisogno) che la presenza di una donna non deve necessariamente andare di pari passo con un elevato tasso di zuccheri. Altra nota molto positiva, a mio parere: Faith canta in un inglese assolutamente ottimo, senza sembrare, come capita spesso ad altri colleghi e colleghe nostrani, l'Alberto Sordi di “Maccarone, m'hai provocato e io te distruggo”. Sarebbe un bene se si prendesse esempio da lei, e si iniziasse a curare non solo la tecnica, ma anche la dizione. I The Shiver hanno il merito di essere riusciti a miscelare variegate influenze musicali, tra cui i Cure e l'elettro pop della strumentale "Electronoose", in modo tale da dar vita a qualcosa di fresco, emotivamente coinvolgente, e soprattutto che non fa venire voglia di saltare da una traccia all’altra. Anzi, in effetti fanno venire voglia di andarli ad ascoltare dal vivo, perché, a giudicare dal bonus "Light Minutes (live @ Manchester Academy)" ho il sospetto che possano riservare ben più di qualche soddisfazione. Insomma, nel caso fosse sfuggito in occasione della sua prima uscita (ahimè, anche io rientro in questo gruppo), consiglio vivamente di rimediare con questo reissue; ci sono realtà che meritano di essere supportate e questo è sicuramente il caso. Bravi.

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