THE GATHERING: HOME
data
20/01/2007Tre anni sono passati dal precedente Souvenirs e la famosa band olandese The Gathering si ripresenta sugli scaffali dei negozi nel 2006 con Home, ottavo album in studio dal lontano 1992. La prima cosa che si nota è un cambio nella line up: lo storico bassista Hugo Prinsen Geerligs ha lasciato la formazione ed è stato sostituito dalla donzella Marjolein Kooijman. La seconda è invece una conferma: la band continua la sua evoluzione e si allontana sempre di più dalle sue sonorità di inizio carriera (doom/gothic) e intraprende sempre di più le strade dellla ricerca e della sperimentazione attraverso sonorità dark, psichedeliche ed ovattate. Se c'è una cosa che si può dire sui Gathering e sulla quale nessuno può obiettare e proprio che sono una banda che ha saputo re-inventarsi a 360 gradi senza mai farsi frenare dalla paura di commettere un passo falso. Home è una naturale prosecuzione del precedente Souvenirs e al suo interno la voce della brava e bella Anneke domina un regno incontrastato di suoni bassi, cupi e di giochi di atmosfera. I vari brani viaggiono soffusi ed eterei nel lettore trasmettendo all'ascoltatore un'idea di ambientazioni decadenti ed offuscate dalla nebbia, quasi a volte a avvicinarsi ad alcuni lavori di band come i Radiohead di Kid A o ai Sigur Ros. Il supporto musicale del resto della band è come sempre perfettamente guidato dai due fratelli Rutten, anche se i loro strumenti stanno sempre più diventando di accompagnamento e meno trascinatori con il passare degli anni. Nel complesso Home è un disco intimista e non di facile ascolto, per il quale bisogna trovare il "momento giusto" per inserirlo nello stereo, ma che senza dubbio saprà ricreare l'atmosfera adatta al vostro umore. Home piacerà sicuramente a tutti coloro che hanno apprezzato Souvenirs e a coloro che hanno saputo seguire l'evoluzione della band negli anni, probabilmente sara apprezzato da tutti quelli che cercano sonorità particolari e fuori dagli schemi classici, mentre chi dei vecchi fans ancora sperava in un ritorno alle origini e al metal è meglio che si rivolga verso altre band ed altri dischi.
Commenti