MARILLION: BRAVE
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11/10/2006I Marillion sono una delle band storiche del panorama prog rock, la loro carriera è iniziata nell'ormai lontano 1983 con l'album 'Script For A Jester's Tear' e continua tutt'ora con l'ultimo uscito 'Marbles' del 2004. In questa recensione ci troviamo a parlare del disco che la band pubblicò nel 1994 intitolato Brave. Brave è considerato, e in questa recensione non mi scosterò da questa opinione, uno dei capolavori dell'era Hogarth (il vocalist che ha sostituito Fish dopo la pubblicazione di 'Cluching At Straws' del 1987) e che ha permesso alla band di ritornare in auge dopo i dubbi che qualche fans aveva avuto nei primi anni di presenza del nuovo cantante. Il disco è ispirato da un fatto realmente accaduto ascoltato da Hogarth alla radio mentra era in macchina: un comunicato della polizia chiedeva se qualcuno all'ascolto conoscesse una ragazza che, in preda a panico, era stata trovata appoggiata ad una balustra della Motorway del Severn Bridge (ponte che collega Galles e Inghilterra). La polizia, che aveva prelevato la giovane in stato confusionale, non era riuscita ad ottenere informazioni da lei perché si era rifiutata di parlare non dando spiegazioni del gesto né informazioni personali. Partendo da questo incipit il gruppo inizia a stendere i pezzi e, presentando una bozza accurata del lavoro, riesce ad avere carta bianca dalla propria casa discografica di allora, la EMI. Si capisce subito che il lavoro dei Marillion stanno portando avanti è sicuramente di spessore e niente viene lasciato al caso o poco curato. Alla presentazine al pubblico del disco ci si accorge che il lungo e complesso lavoro ha sicuramente pagato e che Brave può essere considerato un album ottimo sotto ogni punto di vista. Già dalle prime tracce 'Bridge' e 'Living The Big Lie' si sente che la band inglese è tornata al prog, anche se non è quello dei tempi di Fish, ma una versione più melodica e che sfrutta passaggi più rock ed altri più romantici con una voce perfettamente inserita nel contesto musicale. Le tracce si susseguono una dopo l'altra trasportando l'ascoltatore passo dopo passo all'interno della storia e brani come 'Runaway', 'Alone Agian In The Lap Of Luxory' e 'Paper Lies' difficilmente escono dalla testa, come la spettacolare 'The Great Escape' fatta di pianoforte e voce che mette i brividi tanto è bella. Brave è un disco che merita di essere sempre ascoltato dall'inizio alla fine perché sa dare emozioni come pochi altri e una volta che lo si mette nello stereo sarà difficile toglierlo. Chiudo ricordando che esiste un DVD contenete un cortometraggio che ripercorre attraverso le canzioni la storia, con dovute variazioni narrative, della ragazza che ha ispirato la stesura del disco che può essere un mezzo in più per apprezzare al meglio il grande lavoro dei Marillion.
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