MAJESTIC VANGUARD: BEYOND THE MOON
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17/10/2005Incredibile, il power metal scandinavo ha ancora qualcosa da dire. Non avrei scommesso un euro su questi Majestic Vanguard, e invece "Beyond The Moon" risulta essere un album tutt'altro che deludente, pieno di ottimi spunti melodici e impreziosito da arrangiamenti interessanti. Chiaro, la matrice di fondo è la solita: doppia cassa martellante, trionfo della melodia e cantato pulito e cristallino. Ma i cinque svedesi riescono ad evitare i clichè del genere sfornando un lavoro onesto e godibile. Intendiamoci: niente di particolarmente innovativo, ma pezzi come la title-track o la strumentale "The Angels Dance" elevano la band ben al di sopra della mediocrità che spesso inquina il panorama. Piuttosto interessanti anche la rocciosa "Emotions Of A Picture" o la conclusiva "Mystic Eye". Tutte i brani comunque viaggiano sulle più classiche coordinate power metal, giovandosi dell'eccellente prova vocale di Peter Sigfridsson (provate ad ascoltare la già citata title-track) e dei riff e assoli ora potenti, ora dolci e originali (questi sì) del chitarrista Johan Abelson. Meritano di essere citate anche la simil-ballad "Don't Want To Be An Actor", davvero molto intensa, e "Tears In Neverland", nel quale è facile intravedere l'influenza di band come Stratovarius e Freedom Call. Insomma, i Majestic Vanguard non saranno originalissimi, ma sono riusciti a creare un album power che si lascia ascoltare senza problemi; e di questi tempi, è già un'impresa.
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