LANCER: Tempest

Dopo ben sei anni dalla precedente release tornano a farsi vivi i Lancer, band scandinava da sempre autrice di un power metal abbastanza canonico, un pò sulla scia di Helloween, Freedom Call ma anche Primal Fear, lavori assai ben realizzati ma ahimè mancanti di quei guizzi capaci di spiccare rispetto alla media delle produzioni tipiche del genere in questione (e il precedente 'Mastery' non faceva certo eccezione). Ma questo nuovo 'Tempest' sembra aver dato ai Lancer nuovi stimoli e abbia aperto alla band una nuova strada, forse anche un diverso percorso stilistico. Sia ben chiaro, le caratteristiche che fanno rientrare i Lancer in questo filone ci sono tutte ma in questa circostanza il sound risulta beneficiato grazie a nuove influenze, neoclassiche ma anche darkeggianti non lontane da gruppi come Narnia e Tad Morose. Inoltre l'ingresso del drummer ma soprattutto del vocalist Jack L. Stroem molto più profondo e decisamente migliore nell'interpretazione rispetto al Isak Stenvall che aveva il vizio di intestardirsi sulle tonalità acute è un fattore un certo irrilevante. Il songriting è buono, anche abbastanza raffinato e sostanzialmente privo di banalità, qualcosa di più poteva essere fatto in termini di produzione che pecca un po' in termini di brillantezza ma che comunque non inficia la riuscita di brani quali "Purest Power", "Eye For An Eye", "Blind Faith" oppure “Out Of The Sun” più vicino alle realizzazioni precedenti. Si dice che una rondine non fa primavera ma siamo convinti che 'Tempest' possa davvero rappresentare per i Lancer un punto di svolta.