LA TULIPE NOIRE: FADED LEAVES
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03/08/2006Facciamo un passo indietro nella discografia dei La Tulipe Noire (LTN) tornando all'anno di grazia 2002, in cui il combo ellenico diede alla luce questo "Faded Leaves". Già il titolo ci fa entrare in pieno nello stato d'animo che permea l'album: la malinconia. E' infatti questo il sentimento che aleggia come uno spettro per tutta la durata del disco, accompagnando la nostra anima ed accarezzandola, donandoci momenti riflessivi tinti di grigio. L'amore perso, i castelli di sabbia costruiti sulle bugie ("Castle In The Sand"), la solitudine delle donne di strada ("Lost Souls Ballad") e l'omaggio alla fantastica città di Venezia ("Carnival In Venice"): tutto questo e molto di più troverete nei testi delle nove canzoni di questo terzo album dei LTN; sentimenti ammantati dall'oscura e soffocante cappa della malinconia, dei rimpianti e della tristezza. Musicalmente siamo ad ottimi livelli: la band modella ad arte il suo progressive rock per adattarsi, come un vestito, alla forte espressività dei testi, riuscendo a raggiungere un connubio note/parole veramente eccellente. Il quintetto si disimpegna ottimamente anche sul lato tecnico: su tutti ho particolarmente apprezzato la suadente voce di Ima, fortemente carica di pathos e sensualità, ed il lavoro alle tastiere di Alix, lontano dai virtuosismi ma sempre fautore di importanti linee melodiche. La produzione del disco è di buon livello, assolutamente adeguata alle atmosfere evocate dai LTN che si ritagliano, con questo "Faded Leaves" il loro "angolo di cielo" nel panorama prog: a mio avviso un platter da avere e da gustare fino a consumarlo, con la pazienza e l'amore che solo i fans del prog hanno.
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