KILLING JOKE: HOSANNAS FROM THE BASAMENTS OF HELL
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07/05/2006Ci sono nuovi cantieri alle porte dell'al di là in direzione delle lande zolferose. Nuove costruzioni siderurgiche che fabbricano misticismo metaindustriale si stanno alzando sottoterra, fino alle viscere, lì dove fiumi di magma incandescente scorrono perpetui e disordinati sulle cui sponde irrequiete creature metà uomo, metà animali alzano impalcature imponenti. E' tutto ferro che batte. E fuoco. Tanto fuoco, incessante, indomabile. Il condotto che sputerà fuori gli osanna dalle fondamenta della dimora dell'angelo caduto è quasi completato. Lo Scherzo Assassino ha progettato tutto a dovere curando il lavoro nei minimi dettagli. Sia mai ci fosse ancora resistenza ai nove segmenti che compongono "Hosannas From The Basaments Of Hell". Qui il Caso non esiste. Il Destino nemmeno. Il Fato uguale. Solo una ossessiva vena ipnotica che si ripercuote nei riff e nella ritmica. Forsennata, algida, spietata. Addomesticata e diretta dall'ugola subumana di Jaz, cantore folle di liriche disperate che si astraggono dal sensibile e contemplano l'evanescenza spirtuale del nostro tempo. E quando le orchestrazioni fanno il gioco dell'Apocalisse cavalcando sonorità provenienti direttamente dalla fine del mondo, allora ogni cosa si congeda dalla vita e quello che rimane è solo un debole, rachitico lamento che segna il non ritorno, l'inquietudine, l'ultima testimonianza di tracce d'esistenza sulla terra. E questo è soltanto l'inizio di una discesa nel paganesimo del nuovo millennio, di questa sorta di "War Zone" come la definisce lo stesso Jaz che trova sostegno esplosivo nella pazzia decantata da quel condotto che urla al mondo il suo sdegno contro l'idiozia umana, e da dove entrano ed escono tribù guerriere armate di chiavi inglesi, metalmeccanici corazzati pronti allo sfondamento delle prime linee dotati di fiamma ossidrica, secolari spiriti bastardi assetati d'anime, contaminazione, terrore, frustrazione. Morte. Non c'è speranza, annichilimento totale del Pensiero.
Un solo consiglio: state lontani da questo disco, non ho nessuna intenzione di portarvi sulla coscienza. Già stento a sopportare la mia rovina...
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