TICKET TO HELL: OPERATION: CRASH COURSE
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15/06/2010Continua il viaggio in solitario del señor Jacobo che ci presenta il secondo capitolo del suo personalissimo progetto estremo, che purtroppo convince ancor meno del primo capitolo di cui si era occupato proprio il sottoscritto. Il fatto è che questo altalenare tra moderno e tradizionale non fa buon gioco al risultato finale, che è l'emblema dello stantìo e della mancanza di mordente. Dai riff ai soli è tutto messo lì senza sfumature e senza una vera ratio compositiva, cioè sembra un minestrone indigesto amalgamato da un apprendista cuoco pigro e disattento, la cui unica preoccupazione è quella di far sì che si possano percepire gli ingredienti, che sarebbero una spruzzata di sound svedese a là The Haunted misto al più scontato e conservatore Thrash americano, con tanto di assoli old school ("Metallic Overdose") . Ci pensa poi la produzione a far cadere definitivamente le braccia: difficile trovare una chitarra e una batteria equalizzate peggio di questi tempi. Ed è un vero peccato, considerando sia la rispettabilità del label in questione che le capacità del nostro Jacobo, comunque non indifferenti se si considera che dietro questo album ci sta solo un individuo. Rimandato, diciamo.
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