KILL THE ROMANCE: TAKE ANOTHER LIFE
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01/04/2007Avevo avuto modo di conoscere i Kill The Romance un paio di anni fa grazie al loro mini cd di debutto, un platter avvero poco originale e decisamente mediocre di death svedese influenzato dai soliti nomi, che siano At The Gate, In Flames, Dark Tranquillity o chi per loro poco importa. Il dischetto fu liquidato con una sufficienza politica ed un bel ‘arrivederci alla prossima’; non credevo avrei rivisto/risentito la band finlandese così presto, che debutta ora con un full lenght per conto di Locomotive (una label che ultimamente sta diventando sempre più attiva ed interessante, basti pensare che la distribuzione europea di “Rebel Meets Rebel” se la è accaparrata proprio lei). Undici brani di death melodico che però, almento stavolta, prende vagamente le distanze dalle banalità di cui sopra per incorporare nel proprio sound influenze più moderne. Prendendo ad esempio gli ultimi Soilwork ma evitando di smorzare le parti più heavy e veloci, i Kill The Romance confezionano un lavoro in bilico tra melodic death di scuola svedese fine anni ’90 insieme a passaggi più moderni contaminati da clean vocals, tastiere e stacchi più nu metal. Tutto molto lodevole ed interessante, ma si ha come la sensazione che la band non sia (o non sia ancora) perfettamente a suo agio nella gestione di questo ibrido musicale, oltre a far trasparire ancora troppo attaccamento a sonorità più ortodosse. I pezzi si rivelano buoni, senza dubbio piacevoli dal primo all’ultimo, deficitando però di quella scintilla che rende davvero valido un disco. Aggiungiamoci una prolissità un po’ troppo spinta (soprattutto per un genere come questo) e ci si rende conto di come “Take Another Life” sia solo il primo passo di una possibile crescita. Per adesso ci accontentiamo, ma siamo ben lontani da eccellenze di sorta.
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