FIST OF RAGE: Iterations To Reality
data
01/09/2011Heavy metal anni '80 di scuola statunitense misto all'hard anni '70 di scuola Purple & co. In pratica questi ragazzi friulani ci accompagnano in questo viaggio dal sapore retrò, condito da ottimi momenti di tecnica e melodia. Su tutti spicca la bellissima e versatile ugola di Piero Pattay, veramente una gran bella voce con un'estensione di tutto rispetto. Interessante il brano d'apertura "Nobody’s Right", puro metal che può far credere che l'intero disco sia diretto in questa direzione, poi le tastiere di Stefano Alessandrini prendono possesso della scena e la storia cambia, e si sterza dieci anni indietro. Bellissima "The Clown’s Crying", struggente ballad infarcita da un grand piano mixato nella potente ritmica che fa rendere il pezzo magnificamente. Divagazioni Malmsteeniane vengono scovate in "New Dawn", complessa suite che chiude il disco, non prima di aver lasciato spazio alla cover di "Might Just Take Your Life" dei Deep Purple, riprodotta in maniera più potente e tirata. Un gran bel debutto, quindi, ottimi musicisti al servizio di altrettanti ottimi brani. Bravi, bravi, bravi.
Commenti