INFIRMUM: Walls of Sorrow
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05/03/2021Primo album in studio per il progetto Infirmum, band finlandese nella cui line-up figura il solo Timo Solonen, interprete di chitarre e voci, avvalendosi poi di alcune guests per gli altri strumenti. Il sound proposto è un death metal dalla corposa sostanza doom. Sfumature gothic si affacciano in più punti del disco, malinconia che dona empatia all’intera uscita. Il progetto, seppur non sconvolgendo la scena per sperimentazione, riesce ad attirare l’attenzione per il carattere messo nei brani. Energia che fluisce e che ci arriva dritta al cuore. Strutture fantasiose, crescendo che ci spinge in un’ipotetica cavalcata che va oltre le trame più prevedibili del doom. Non a caso ravvisiamo come sia il genere della morte la base sui cui l’artista poi costruisce l’album. Poliedrica la prestazione vocale, roccia che sfida mare in tempesta non restando però ferma come monolite, bensì idealmente navigando controcorrente fendendo onde di passioni che si sbattono lungo la chiglia dell’esistenza umana. 'Walls of Sorrow' è un lavoro che ci dimostra come si possa fare musica, senza snaturare un filone, mettendoci però del proprio, con passionalità L’uso delle chitarre, e le melodie dipinte tra le cadenze di matrice doom, sono l’orpello che dona quella sofisticatezza in più all’album. Ci aspettiamo molto da Timo Solonen, la cui prima pietra angolare della carriera degli Infirmum fa ben sperare per il futuro. Vedremo come la proposta crescerà, vedendo sin da ora già tanto per cui investire tempo.
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