HOODED MENACE: The Tritonus Bell
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17/09/2021Sesta prova sulla lunga distanza dei finlandesi Hooded Menance. Il quartetto svela il proprio percorso artistico in piena evoluzione, fin dalla traccia introduttiva “Chthonic Exordium”; infatti se la band ci ha abituati a sonorità doom/death dai toni massicci e granitici in questa prima traccia si avverte una cura per le armonie molto ispirata all’heavy più classico che strizza l’occhio alla meravigliosa “Voice Of The Soul” di ‘Sound Of Perseverance’, canto del cigno dei mitici Death al culmine della loro svolta stilistica verso lidi più melodici, progressivi e complessi. È chiaro che, come nel caso dei capostipiti del genere, la formazione abbia la necessità di evolversi e solcare territori che affondano le radici nel fango putrefatto di band come Candlemass, Cathedral, Asphix, Coffins o Autopsy ma che tendono a raffinarsi con il passare del tempo. Brani come “Chime Diabolicus”, “Those who absorb the Night” definiscono bene il sound design della band che assurge a strutture più complesse, riff tendenti più al thrash e assoli dal sapore progressive. Non mancano ovviamente anche le lente e pachidermiche canzoni che sono il marchio di fabbrica della band come “Scattered Into Dark” nella quale fa bella mostra la voce gutturale del cantante Harri Kuokkanen e una parte più d’atmosfera dove un recitato femminile ci fa addentrare nelle fumose foreste innevate della loro terra natia. Menzione d’onore per la cover “The Torture Never Stops” degli W.A.S.P. che viene privata della cotonatura anni ’80, masticata e rigurgitata in veste imputridita dal sound della band. Un album ricco di buoni spunti e ottime idee aggressivo ma melodico, una buona crescita per questa formazione.
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