HOUSE OF SHAKIRA: FIRST CLASS
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29/07/2004Ho spesso faticato a capire sino in fondo la gigantesca mole di buone parole spese, nel corso degli anni, all'indirizzo dei melodic rockers scandinavi House Of Shakira, fautori ed alfieri di un rock melodico con riminescenze hard tipico delle proprie lande di appartenenza, improntato in gran parte sulle chitarre del duo Hallstensson-Lundström, ma completato dai leggeri arrangiamenti tastieristici del bass-player Per Schelander, ottimi nel dare ossigeno e completezza ad una proposta sì accettabile, ma mai eccessivamente esaltante. "First Class" rappresenta, dopo gli sconfinamenti finto-tribali di "III", una specie di ritorno alle sonorità di debutto della band, che qui sembra aver miscelato positivamente tutta l'esperienza immagazzinata grazie alle uscite precedenti. Eppure, nonostante ciò, parrebbe mancare ancora qualcosa per il salto di qualità definitivo, il quale pare sì alla portata del combo nordico, ma che per un motivo o per l'altro risulta ancora difficile e sfuggente. Chiariamo subito un po' di cose: tutte le dodici tracce del cd scorrono piacevolmente e senza particolari intoppi, grazie anche ad una produzione pulita ed accurata, ma alla fine dei cinquantadue minuti circa ci si accorge che ben pochi sono gli spunti rimasti scolpiti nella memoria dell'ascoltatore di turno, fattore che denota un livello qualitativo magari professionalmente lodevole, ma purtroppo carente dal lato del puro coinvolgimento emotivo. La nuova opera in studio degli House Of Shakira può indubbiamente arricchire la discografia di tutti i melodic rockers, in particolare di quelli affamati di buoni elementi con i quali poterla completare, ma arrivare da qui a parlare di gran cd penso sia alquanto crucciante e fuori luogo, come del resto l'indisponente strofa presente in "Landing". Come a dire che il Parma è stata sì una delle più belle sorprese della stagione calcistica appena trascorsa, ma la possibilità di vederla trionfare al vertice del campionato italiano era pressoché nulla di fronte all'invidiabile strapotere di ben più blasonate formazioni.
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