NESTOR: Teenage Rebel
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07/06/2024Gli appassionati di ciò che musicalmente nel secondo lustro degli 80’s spopolava ebbero di che esaltarsi nel tardo 2021, quando i Nestor diedero alle stampe il debutto autoprodotto ‘Kids in a Ghost Town’, con non poche peripezie considerando che il nucleo della band nasce nel 1989 (qui trovate la nostra recensione). Critiche entusiaste, apparizioni a vari festival europei sono valsi loro un contratto con Napalm Records. Le attese, l’aspettativa e la curiosità dinanzi questo ‘Teenage Rebel’ erano elevate. Se dovessi chiudere la recensione in poche righe scriverei: se avete amato il debutto, adorerete questo presente successore; se l’avete trovato eccessivamente (o fastidiosamente) impersonale, potete skipparlo. Condita da una produzione eccellente, i brani seguono la medesima linea guida dell’opera prima prendendo in prestito soluzioni stilistiche proprie di Europe, Giant, Journey (e non solo) con l’intento ne banale ne scontato di personalizzarle e renderle proprie. La breve “The Law Of Jante” mi ha ricordato, pur mantenendo la propria individualità, l’intro di “Prisoners in Paradise” (Europe). Il riff di “We Come Alive”, rimembrante quello di “On The Run”, rende il brano una cavalcata trascinante, di buon livello. La scatenata title track suona come un up-tempo con una melodia vocale sfacciatamente pop. Il singolo mid tempo “Caroline”, corredato da un riuscito video musicale, ci trascina a un desiderio di evasione ancestrale tipico di età più giovanili e che ben si abbina all’inizio di una stagione estiva. Il giro armonico di “The One That Got Away” è uguale a mille altri, culminante in un lento appassionante per mano dell’interpretazione inattaccabile di Tobias Gustavsson. Dopo la scandinava “21” (Treat/’Organized Crime’ Era), chiudono la scaletta due bombe da 90 quali, “Unchain My Heart” (qui il dna Rock dei Survivor è palbabile), e la delicata “Daughter”. Per quanto eterogenei ma pur sempre derivativi, le evidenti capacità tecniche unite all’indole colma di liricità rendono i Nestor un’attualità degna di nota, dal sapore retrò’, meritevole di attenzione. Se siete amanti nostalgici delle sonorità dei mid 80’s, qui troverete un bignami di ciò che riempiva allora i palazzetti e gli stadi in giro per il globo. Esaustivo ed essenziale, di qualità. L’originalità risiede altrove. Siate artefici del vostro destino (o di una vostra serata) musicale, una chance datela a questo lotto di canzoni.
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