GLACIER: The Passing Of Time
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24/11/2020Il disco di debutto degli statunitensi Glacier è veramente un buonissimo disco! Come dite? Sono in attività dal 1979? Eh si, avete ragione, ma nonostante più di 40 primavere siano passate dalla loro formazione, la band ha all'attivo un solo Ep omonimo (1985), due demo e tre singoli in formato digitale! Destino volle che, dopo la formazione di una band "tributo" del proprio materiale e la "classica" esibizione al mitico Keep It True Festival, il gruppo iniziò a riutilizzare lo "storico" moniker (con la benedizione dei membri della line up originale), e a ventilare l'idea di un nuovo disco di inediti che si concretizza finalmente in questo tribolato 2020. Niente sperimentazioni di sorta nei solchi del lavoro, ma solo del sano e roccioso US heavy power metal, con la stessa attitudine degli anni passati (nonostante della formazione iniziale rimanga solo il singer Michael Podrybau) e con una registrazione adeguata ai tempi attuali. La partenza è ottima con "Eldest And Truest", dove potenza e melodia vanno a braccetto in modo naturale, con il singer che infila un refrain tutto da cantare. Si prosegue ad alti livelli anche con "Live For The Whip" e l'evocativa "Sands Of Time", notevolissime tracce recuperate dagli '80s, dove partecipano gli originari Tim Proctor e Loren Bates, rispettivamente a basso e batteria. Le epiche "Valor" e "Infidel" dimostrano ancora una volta tutta l'ispirazione di un gruppo che crede in quel che fa, rendendo i 40 minuti dell'ascolto sempre più convincenti ad ogni ulteriore passaggio. Ogni tanto è veramente bello vedere ritorni di questo calibro: gli amanti del genere godranno parecchio!
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