EYEFEAR: 9 ELEMENTS OF INNER VISION
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28/11/2004Gli Eyefear sono un gruppo che nella sua pur non lunghissima storia ha cambiato parecchie denominazioni a livello di campo di appartenenza, più o meno una per cambio di line-up, e ne ha avuti non pochi. Uno degli ultimi ha visto l'ingresso dell'ex singer dei Pegazus, Danny Cecati, che ha portato una ventata di professionalità e competenza capace di innalzare il livello di tutto il gruppo. In realtà non sono proprio convintissimo della definizione di Power Prog, visto che, su uno scheletro decisamente tale, l'arrivo di Sammy Giacotto alle tastiere ha cucito un abito di Symphonic impressionante. Quale che sia la definizione esatta, il risultato è quasi un'ora di musica calda, carezzevole, intrigante, che rapisce l'ascoltatore con le sue parti orchestrali ed un voclist decisamente capace, in grado di infondere un pathos che non è da tutti, anzi è alquanto raro. Non che gli altri musicisti siano inutili, solo che queste due componenti sono talmente seducenti da mettere gli altri in secondo piano, un palco su cui Danny e Sammy ballano ipnotici, trascinando l'ascoltatore in una sorta di spirale quasi onirica. Dall'intro goticheggiante di "Elements" alla struggente "The Script Of Sorrowed Tales" fino alla cadenzata chiusura con "Beyond The Twilight" le tracce sfilano in un carosello di emozioni soffici, lasciando per tutto il tempo l'impressione di un morbido velo che copra l'ascoltatore, dolcemente meditabondo, quasi un accenno di tristezza in una giornata di pioggia. Gli Eyefear dimostrano di avere, come si suol dire, classe da vendere: non una nota fuori posto, nessuna "esplosione", solo continui crescendo che donano ulteriore vigore al trasporto di cui questo album è capace.
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