TWILIGHT GATE: Twilight Gate
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04/10/2012Ce la mette proprio tutta la formazione barese power/prog metal dei Twilight Gate, e quest'anno gli sforzi si concretizzano in un buon prodotto dal titolo omonimo contenente sette tracce. I ragazzi ci hanno lavorato per molto tempo e il risultato si sente; hanno concepito l'idea per questo lavoro nel 2008, così hanno cominciato a lavorarci su: Gaetano Rossiello ha composto ed arrangiato le parti dei singoli strumenti mentre Stefano Fiore si è occupato dei testi e dell'idea di concept. Già proprio così, i ragazzi ci provano col botto: un concept album come prima uscita, con una tematica inerente ad una delle più antiche battaglie della storia del mondo, l'eterno conflitto tra bene e male. L'album si presenta così strutturato: una intro, tre brani, un intermezzo di 49 secondi, un altro brano (il più lungo) a concludere l'Ep,e in fine una bonus track, una cover dei Rainbow "Catch The Rainbow". Il lavoro in linea di massima ha un taglio power con qualche spuntatina di prog, un power sincero, classico e senza sbavature, di buona fattura. La voce di Stefano ci entusiasma e ci ricorda vagamente quella di Tony Kakko dei Sonata Artica, sfrutta bene l'andamento ritmico dei brani e si appoggia su quelle che sono melodie piacevoli e rievocatrici, con un buon utilizzo della tecnica del vibrato adoperata ad hoc con fare tipico del genere. Buono il lavoro svolto dalla sessione ritmica, ricercato e curato nei dettagli, c'è molta fantasia nei cambi, nei giochi di cassa della batteria, negli obbligati e in altri registri della scatola sonora, concentrati in particolar modo in "Portrait Of The Warlord" alla posizione numero sei della tracklist, e a nostro parere il pezzo più eclettico, gabbia di ogni sfogo dell'ensamble. I nostri si riservano il meglio alla fine, il piatto più prelibato, il "dulcis in fundo", la ciliegina sulla torta, la fine di un bel racconto e di un avventura giunta al termine dopo 24 minuti circa, di buona musica. Un piccolo appunto per quanto riguarda la scelta dei suoni di chitarra un po' troppo chiusi in determinati punti, di preciso, in determinati assoli. Un'idea che forse avremmo scartato e che quindi non comprendiamo fin in fondo, è quella della cover, che al termine di un concept può risultare decontestualizzata e inopportuna. Per il resto 'Twilight Gate' raggiunge l'obiettivo fissato dalla band, ovvero quello di poter competere con prodotti sul mercato che non siano solo Ep, ma veri e propri album, ponendosene all'altezza. Ci teniamo a ricordare in proposito che il lavoro è completamente autoprodotto, della produzione e del missaggio si è occupato Gaetano Rossiello.
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