DUFF MCKAGAN'S LOADED: SICK
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16/04/2009Il buon Duff ritorna con i suoi Loaded dopo sette anni dal precedente disco con un lavoro piacevole quanto ruffiano. Hard stradaiolo come c'era da aspettarselo viste le sue esperienze passate e recenti(e che esperienze!), ma anche una inconsueta vena melodica che strizza l'occhio alle classifiche. L'attitudine è quella che conosciamo, grezza ed a tratti punkereccia, con la sola variabile di un'orecchiabilità fuori dai suoi standard abituali. Così "Sick" si presenta come un lavoro curato e ben dettagliato, ma non per questo poco spontaneo. Brani come "Flatline" e "Mothers Day", soprattutto quest'ultimo, hanno un tiro semplicemente immediato ed emozionante. Virtù che si presentano puntualmente lungo tutta la durata di un disco che ha un'unica pecca - per nulla trascurabile - quella di non rispettare sempre i canoni qualitativi che caratterizzano le(non molte) composizioni più interessanti. Ma certo nessuno si aspetterebbe da Duff il cosiddetto disco epocale, o quanto meno qualcosa di memorabile da destinare alle generazioni future. Qui siamo al cospetto di un lavoro onesto e senza pretese che ha tutta la parvenza della valvola di sfogo di un musicista destinato da sempre al successo, ma da attore non protagonista. Tanta voglia di rockare, quindi, che si manifesta anche attraverso un positivo lavoro di squadra in fase esecutiva, e grazie ad una produzione che ne esalta la concretezza. Magari qualcosa in più in termini di energia la si poteva concedere, ma sono sicuro "Sick" piacerà ugualmente agli ascoltatori che apprezzano un disco "così com'è", e non per come "dovrebbe essere".
Intrigante la copertina.
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