DEMIANS: BUILDING AN EMPIRE
data
08/05/2008Uscirà fra poco più di una settimana, precisamente il 19 maggio, l'album 'Building An Empire', disco d'esordio della band francese Demians. Il termine band non è propriamente esatto: di band possiamo parlare solo dal vivo perché dietro al nome Demians in studio si nasconde la sola persona di Nicolas Chapel. Avete capito bene, il giovane artista francese ha fatto tutto il disco da solo: composizione, arrangiamenti, parti vocali e tutte le parti strumentali! Nella promozione di questo suo primo album Chapel, oltre all'etichetta InsideOut che è già sinonimo di qualità, può vantare il supporto di Steven Wilson, leader dei Procupine Tree. Con queste premesse diventa chiaro che questo disco suscita attesa presso gli addetti ai lavori e i futuri ascoltatori, lasciandoci tutti in attesa di scoprire se veramente i Demians meritano l'attenzione sino ad ora riservatogli. Voglio essere chiaro sin da subito, al fine di fugare immediatamente ogni dubbio sul reale valore di 'Building An Empire': è un album da avere assolutamente! Nicolas Chapel fa centro al primo colpo e ci propone un disco di grandissimo impatto incentrato su un prog rock che si avvicina molto proprio a quello dei Porcupine Tree, ma lo fa apportando una vena personale incisiva, donando al disco originalità e anima propria. Infatti se da un lato abbiamo richiami incredibili alle sonorità più quiete del gruppo di Wilson, dall'altro abbiamo abbinamento loud & heavy assimilabili a gruppi come i polacchi Riverside. Il tutto è però miscelato con particolare attenzione e dedizione, riuscendo a creare brani che passano da una parte all'altra in maniera perfetta partendo da spunti di un genere per poi evolversi nell'altro. Nei 57 minuti, divisi in 8 tracce in cui "Sand" da sola occupa 16 minuti, possiamo apprezzare Chapel sotto tutti gli aspetti ed accorgerci che probabilmente ci troviamo di fronte ad un artista che ha la possibilità di crearsi una carriera di grandi successi davanti a se. 'Building An Empire' non ha mai un segno di cedimento ed ogni brano è di altissimo livello, lasciando l'ascoltatore stupito che un esordio possa essere di cosi alto livello, soprattutto considerato che tutto è stato fatto da una sola persona. Difficile non farsi trascinare da brani come "Sapphire" e "The Perfect Symmetry", oppure perdersi nelle melodie di "Empire" e "Unspoken" e ancor più difficile sarà togliere il cd dallo stereo. Cosa dire di più se non che di Nicolas Chapel sentiremo parlare certamente in futuro e che se continuerà su questa strada avremo ancora ottimo dischi da poter ascoltare nel nostro stereo. Aggiungo, per finire, che del disco usciranno 2 versioni differenti, uno come quella qui recensita e una limited edition che avrà una traccia in più intitolata "Earth" (che purtroppo nella versione promo da me ricevuta non era presente).
Commenti