DEINONYCHUS: MOURNUMENT
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09/10/2004Avevo sentito i Deinonychus ai tempi dell’esordio su Cacophonous Records ("The Silence Of December") e devo dire che mi fecero una pessima impressione, tanto che ne persi le tracce senza grossi rimpianti. Ai tempi la band del polistrumentista tedesco Marco Kehren suonava un poco esaltante black orchestrale che lasciava poche tracce sull’ascoltatore. Oggi mi ritrovo in mano l'ultima opera della band, scoprendo che nel frattempo Marco ha rilasciato attraverso la sua creatura 3 cd, 1 mini-cd ed un vhs-live, ma soprattutto ha spostato le coordinate della sua musica verso un doom-black-death lugubre ed ossianico. "Mournument" segna l’esordio dei Deinonychus per la My Kingdom Music e lo fa in maniera positiva: infatti Marco (accompagnato da William Sarginson on drums e da Arkdae on keyboards) pur tuffandosi in un genere come il doom di difficile fruibilità, lo fa con cognizione di causa e una grande attenzione alla diversificazione dei brani; non a caso di frequente all’interno dei pezzi vi sono accompagnamenti di tastiere ed aperture sinfoniche, uniti a interventi vocali di sapore corale o recitativo, il tutto nell’ambito di una certa varietà ritmica. Dopo una lugubre introduzione, parte il primo pezzo ("Salus Deceived") un doom oscuro accompagnato dalle vocals laceranti e sgraziate di Kehren, il tutto arrichito però da un discreto ma onirico accompagnamento tastieristico; la successiva "Odourless Alliance" appare più groovy, con forti richiami al sound dei St Vitus anche se sempre nell’ottica malata dei Deinonychus. "Tantalised In This Labyrinth" e "The Crimson Tides" risultano invece delle autentiche suicidal-doom songs, caratterizzate da un riffing plumbeo ed oppressivo, ma anche arricchite da atmosfere quasi mistiche. Con "Selek From Menes" si ha a che fare con atmosfere più ritmate e con una vaga (ma ficcante) influenza dei Sister Of Mercy vomitati in salsa doom! "A Misleading Scenario", "The Obscure Process Of Metamorphus" continuano il cd all’insegna di atmosfere tenebrose ed opprimenti, anche se non mancano aperture tastieristiche, che permettono di respirare nella coltre inestricabile creata da una musica soffocante. Con "Arrival In Mesopotamia" torna a farsi sentire l’influenza dei St Vitus anche se della band americana viene a mancare il forte assunto groovy che ne caratterizza i pezzi. Segue poi una poco convincente cover dei Candlemass ("Ancient Dreams") inferiore all'originale e francamente superflua; infine si chiude all’insegna dell’oscurità e della disperazione con "Ascension-The 40Th Day After Easter", altro frammento di cupo metallo rallentato. Sicuramente si tratta di un disco valido, ma che mi sento di consigliare solo ai fan del doom più oscuro ed opprimente, insomma chi delira per St Vitus, Solitude Aeternus, Pentagram, nonché Candlemass godrà nell ascolto di questo cd, che riprende la musica di questi gruppi in un ottica ancora più malata e sporcata dalle radici black-death della band; per gli altri consiglio un attento ascolto anche perché l’etichetta di Suicidal Dark Metal che la band ha coniato per la propria musica, appare in questo caso assai azzeccata! Da segnalare la valida produzione e la confezione in digi pack con book di 20 pagine, come la soddisfacente esecuzione strumentale dei pezzi; insomma se volte soffrire e deprimervi nell’oscurità qui troverete pane per i vostri denti... N.B.Il disco è richiedibile alla label My Kingdom Music (www.mykingdommusic.net) o alla Masterpiece Distribution (www.masterpiecedistribution.com ).
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