DEBT OF NATURE: CRUSH, KILL AND BURN
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07/06/2010Direttamente dalla Germania questo nuovo progetto Death sotto l'elgida dell'interessante Deity Down. I ragazzi si presentano dicendo che il loro stile è il risultato di un 'threesome', ovvero un 'menage a trois' per i non anglofoni, al quale avrebbero preso parte Napalm Death, Dying Fetus e Children Of Bodom. Al di là dell'immagine poco invitante, possiamo dire che qui tastiere e chitarre neoclassiche non ce ne sono, né tantomeno i riff maciullanti di Shane Embury e le urla devastanti di Barney Greenway, e, indovinate un po', nemmeno i Dying Fetus. Probabilmente questo threesome è stato girato in Francia* oppure i ragazzi si dilettano nel tradizionale sport dei metallari, abbandonarsi cioè a incredibili e arzigogolati sofismi per spiegare il proprio genere, quando in questo caso basta dire che i Debt Of Nature suonano un Death che risente tanto delle influenze statunitensi quanto di quelle svedesi, senza creare nulla di particolarmente originale ma mantenendo il tutto su livelli quantomeno decenti. La produzione moderna e pompata sottolinea poi la generale gradevolezza della proposta, che non disdegna un certo tocco Thrash ("Nightmare Of The Fashion Whore" o "Demise Of Dementia") ma perlopiù è un altalenarsi di stili tra i due oceani ("Caterpillar Walk") con qualche punto in più al fronte scandinavo ("Blackguard"). Insomma niente di nuovo, un gradevole dischetto Death ma nulla di più. *dove le leggi in vigore impongono l'utilizzo del condom nella pornografia. P.S. Dopo questo disco la band ha deciso di aggiungere una seconda voce alla sua line up.
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