CLINICAMENTE MORTI: 7
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30/05/2009Arriva dalla Puglia questo giovane combo dedito a un sound che sposa le più consolidate e tradizionali coordinate del thrash/death groovegiante, in puro stile Obituary e soprattutto Pantera. Per quanto riguarda il cantato, rigorosamente in italico idioma, ci troviamo più vicini ai Benediction piuttosto che a Phil Anselmo, mentre il riffing risente moltissimo di quei quattro sporchi texani. E il lavoro che fanno chitarra e basso risulta essere un elemento agrodolce che si trascina per tutto il lavoro, diventanto in pochissimo il vero imprint di 7. Il "dolce" è riferito alla potenza del lavoro ritmico, orientato perlopiù verso il mid tempos carico di groove, platealmente in "Schiavo d'Avidità (Avarizia)" e nella successiva "Il Seme dell'Odio (Invidia), che sembra uscita da un improbabile album postumo in italiano dei Pantera. Ed è proprio in questo che sta l'agro: l'assoluta mancanza di innovatività e originalità della proposta. Il cantato è buono, ok, però il vocalist dovrebbe, almeno ogni tanto, modificare timbro. Così non sembrerebbe di ascoltare sempre le stesse linee vocali in tutti i pezzi! E anche se le chitarre creano un impressionante e massiccio muro sonoro, che non disdegna escursioni melodiche, un pizzico di originalità non guasterebbe. E poi, le tematiche! Quando ho visto che si trattava di un conceipt sui sette vizi capitali, ammetto che mi sono tornate in mente le pernacchie che facevo alla catechista, da bambino, e un sopravvalutato film dove c'è un frigo portatile con la testa di Gwyneth Palthrow dentro. Insomma, l'ennesima band che trae ispirazione dai dogmi cattolici (anche se negli ultimi tempi Hollywood ci ha ricamato su parecchio, puntando direttamente al disastro, ndr). Magari la testa della Palthrow può essere un'idea per i live, chissà...
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