CANDLEMASS: Ancient Dreams
data
21/10/2009Correva l’A.D. 1988 quando i carismatici Candlemass ci regalavano Ancient Dreams, un album che, grazie alla presenza di una serie di ottimi brani che riescono sempre e comunque ad essere aggressivi, claustrofobici, accattivanti ma al tempo stesso mai scontati chiude, idealmente, la splendida triade iniziata con 'Epicus Doomicus Metallicus' e 'Nightfall'. Ciò che caratterizza questa perla d’immenso valore, oltre alla solita, suprema ed impareggiabile prestazione vocale di sua "maestosità" e "corpulenza" Marcolin, è la presenza di grandi riff e di una massiccia quantità di assoli spettacolari creati dal funambolico chitarrista Lars Johansson. Tra gli splendidi brani che compongono questo gioiello di rara bellezza citazione a parte meritano le ottime "A Cry From The Crypt", "The Bells Of Acheron", un brano abbastanza veloce creato per "svegliare" i fan dopo i brani più lenti, l’apocalittica e praticamente perfetta "Darkness In Paradise" e "Black Sabbath Medley", lo splendido omaggio ai padri Black Sabbath che chiude l’album. Per concludere non resta che ribadire che ci troviamo di fronte ad un'altra grandissima opera che, pur non introducendo alcuna innovazione, riesce comunque ad essere una fonte sempreverde di emozioni.
Commenti