BROTHER FIRETRIBE: DIAMOND IN THE FIREPIT
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28/04/2014Avevamo già avuto un assaggio che ha preceduto l'uscita di questa terza creatura, venuta fuori dalla sinergia tra l'aitante ugola di Pekka Heino (già nei Leverage) e il chitarrista Emppu Vuorinen dei platinati Nightwish ascoltando il prelibatissimo singolo "For Better Or For Worse", dove lo splendido intro blueseggiante lascia subito spazio ad un pomp sound di sfavillante bellezza in cui il melodic (hard) rock di impostazione scandinava si innesta con soluzioni più mainstream di band che hanno maramaldeggiato nei middle eighties (con chiari riferimenti a leggende come Survivor, Journey e Foreigner). Come già avventuo con le altre due release, anche qui è tutto oro ciò che luccica, fatta forse eccezione in "Far Away From Love", che si lascia andare a facilonerie commerciali, ed in "Desperately", ballad che soccombe in un ipotetico match con "Play It From Your Heart" del precedente 'Heart Full Of Fire' datato 2008. Per il resto ci troviamo di fronte a song che prese una ad una possiedono quasi tutte i cromosomi di potenziali hits, dominate in lungo e in largo da un Heino in assoluto stato di grazia, e che strappano applausi a scena aperta in episodi come la scattante "Love's Not Enough", nel classic-AOR di "Hanging By A Thread" che ricorda non poco i Giant d'annata, nella meravigliosa "Trail Of Tears" che parte con il touch of class delle keyboards dell'onnipresente Tomppa Nikulainen, per poi palesarsi in un vigoroso riff da manuale pomp hard-rock. E che dire della superba cover di "Winner Takes It All" di Sammy Hagar (pezzo di punta della soundtrack di 'Over The Top'), o delle finissime tessiture dello splendido abito in seta "Tired Of Dreaming" confezionato dallo stesso Heino assieme a Torsti Spoof dei Leverage, edito nel debut album della new melodic sensation The Magnificent? Possiamo senza tema di smentita certificare questo lavoro come la definitiva manifestazione di un bagaglio tecnico/compositivo di primissima levatura (espresso ancor più nel carismatico cantato) già in gran parte esploso in passato, e che conferma in pieno le aspettative riposte sulla band finnica, oramai non più relegata a semplice promessa, lavoro che si è rivelato a nostro parere addirittura superiore rispetto a quello uscito quasi in contemporanea degli svedesi, e più alla ribalta, H.e.a.t. A questo punto è quasi lecito alzare l'asticella e attendere che i Brother Firetribe calino il poker, visto che si sono presi troppo tempo prima di ritornare sulle scene, anche se gli eccellenti esiti giustificano in parte questo lunghissimo letargo. A cura di Alessandro Mencarini Voto: 86 --------------------------------------------------------------------------------------------- Abbiamo dovuto aspettare quasi sei anni per '’atteso ritorno dei mitici Brother Firetribe, tempo nel quale molte band emergenti hanno preso spunto dal combo scandinavo (ultimo esempio i Sunstrike), ma finalmente ce l'abbiamo fatta, 'Diamond In The Firepit' è tra noi! Andiamo subito al sodo: il cd parte, e dopo una breve intro ecco che con "Love 's Not Enough" già gridiamo al miracolo. Sono tornati più in forma che mai. La successiva "Far Away From Love" è un altro grandissimo uptempo, e precede il super-singolo "For Better Or For Worse", una partenza cosi al fulmicotone se la possono permettere davvero poche band in questo momento. Qualcuno si aspetta un calo? Assolutamente no, il disco è un susseguirsi di potenziali hits ("Desperately", "Reality Bites"); forse si possono trovare un paio di filler qua e là, e se proprio vogliamo trovare un difetto, vogliamo capire perchè hanno messo in tracklist "Tired Of Dreaming" già proposta dai The Magnificent qualche anno fa, ma di certo non può scalfire l'altissimo voto che merita questo disco che sicuramente sarà uno dei top album del 2014. A cura di Marco Sandonà Voto: 90 ---------------------------------------------------------------------------------------
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