BAD HABIT: Timeless
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13/06/2010Generalmente i 'best of' sono un’occasione troppo ghiotta per essere rifiutata da una band: si ha la possibilità di farsi conoscere da un pubblico più vasto mostrando il piumaggio più bello e colorato e, nel contempo, ricordare ai fans che si è sempre attivi e pronti ad incontrarli in un nuovo tour, presentando loro qualche inedito in attesa di una nuova stagione creativa. Gli svedesi Bad Habit in questo senso avevano già dato ad inizio millennio con '13 Years Of Bad Habits', che riassumeva il lavoro inciso in tre albums ed un mini, e adesso ci riprovano con questo 'Timeless' avendo però, nei dieci anni che separano le due raccolte, rimpolpato la loro discografia con appena due full leight. Se aggiungiamo il fatto che nella scelta del loro meglio del meglio vengono saltati album come 'Adult Orientation' del 1999 e il controverso (ma ugualmente ricco di grandi songs) penultimo 'Hear-say' del 2005 un po’ di sorpresa questo Greatest Hits, il cui minutaggio supera di poco l’oretta, ce lo riserva. I cinque non hanno comunque dimenticato di rendere appetibile l’acquisto di 'Timeless' ai tanti fans sparsi per il globo offrendo loro l’ascolto di due nuove composizioni che inaugurano il disco e che, francamente, non rappresentano la qualità (molto alta a parere di chi scrive) della loro proposta musicale. "Turning Water Into Wine" guarda troppo ai Bon Jovi più gigioni e ruffiani dell’ultimo periodo (anche nei suoni troppo laccati ed effettati), mentre la seguente "Rock This Town" è decisamente più gradevole e molto, molto più hard (soprattutto per i loro canoni). Le restanti quattordici tracce sono una gioia per l’udito di un qualsiasi appassionato di Aor e rock melodico: catchy chorus , melodie ariose, ficcanti solos, produzione cristallina. Insomma, la Svezia non ha regalato al Rock solo una band come gli Europe e i Bad Habit sono qui a ricordarcelo. Non è una raccolta esaustiva dell’opera della band di Hal Marabel, ma la classe, il buon gusto, e il talento dei Bad Habit emergono intatti nuovamente in questa prima metà del 2010, e se quanti stanno leggendo non avessero in casa ancora un album del gruppo, quale occasione migliore per iniziare?
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