ARPIA: TERRAMARE
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03/05/2007Uscito nel 2006, questo "Terramare" è il terzo full lenght targato Arpia: la band italiana porta nelle nostre case un tecnico e solido prog rock che strizza però un occhio alla sperimentazione. Rock progressivo in lingua italiana molto interessante e ben realizzato: il terzetto ha esperienza da vendere ma evita, con bravura, di infilarsi nel buco senza uscita del tecnicismo fine a se stesso. Le liriche dell'album sono basate sulla terra e sul mare viste come i due poli, quello maschile e femminile, della sessualità: un intreccio in cui, come recita la biografia "L'elemento divino è escluso, il cielo è senza dio e le uniche divinità sono quelle classiche dei boschi e dei mari, simboli antichi della sessualità". Musicalmente parlando la band mette, in tutte e dodici le tracce, il suo amore per il rock progressivo: Bonetti, Brait e Orazi coniugano in modo sapiente la ricerca della melodia, il tecnicismo e testi impegnati e complessi. Il risutato è un disco molto bello che dimostra, ancora una volta, come il prog rock sia uno dei generi in cui gli italiani eccellono. In definitiva un prodotto che mi sento di consigliare senza riserve, vista anche la produzione di livello e la presentazione assolutamente professionale.
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