ALEXA: ALEXA
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13/03/2006Quella di Alexa può essere riassunta come la classica storia di un'artista che, nonostante diverse buone qualità messe in mostra all'interno del proprio disco di debutto, non ha mai potuto combattere lo strapotere di altri concorrenti nettamente più "pompati" dalle relative case discografiche, finendo così nel limbo dei nomi dimenticati della scena AOR di sempre. "Alexa" può essere riassunto, quindi, come un vero e proprio esempio di AOR al femminile di buona fattura, vicino ai tipici canoni di artiste quali Robin Beck, Aina e Lita Ford, nomi che si fondono alla perfezione con quanto proposto in questo positivo debut. Prodotto da Paul Sabu, che ha offerto i suoi servigi anche per quanto concerne le parti di chitarra del disco, il cd è composto da dieci tracce contraddistinte da buoni spunti melodici e dalle tipiche coordinate sonore in voga negli eighties, quali onnipresenti arrangiamenti di tastiere, batteria ovviamente triggherata e cori a bizzeffe, tutte caratteristiche ben miscelate dal lavoro del volpone Sabu e rese assolutamente apprezzabili grazie agli anthem di titoli quali "We Don't Remember Why" e "Wanderlust". Una volta uscito fuori catalogo, il dischetto in questione finì per attrarre l'attenzione di moltissimi e-bayer sparsi per il globo, raggiungendo addirittura quotazioni che si aggiravano intorno ai centocinquanta euro. Ora però, grazie al sempre attento lavoro di riedizione della tenutonica MTM Classix, abbiamo finalmente la possibilità di riassaporare l'ennesimo capitolo di storia del decennio del rock per eccellenza, un'occasione che, almeno per il sottoscritto, merita davvero di essere sfruttata appieno. Un'ottima scelta, con tanti di complimenti per la label teutonica.
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