AA. VV.: A.O.G. COMPILATION VOLUME 6
data
24/01/2007Prima di affrontare la disamina di questa compilation bisogna assolutamente parlare del mastermind che gestisce la A.O.G. Media: il suo nome è Jesse De La O, rocker texano di mezz’età, che da anni va alla ricerca di band senza contratto sparse in tutto il Pianeta, pronte per essere “adottate” e distribuite a loro volta da questo moderno Mecenate. Un patrocinio sensazionale se si pensa che le band raggruppate all’interno della presente raccolta provengono da ben quattro continenti (mancano solo canguri e pinguini, per ora)! Un progetto già singolare di per sé, che mischia paesi, culture e generi musicali senza una logica precisa, se non quella di diffondere il più possibile i nomi dei vari gruppi che convergono sotto l’ala protettrice di questo curioso individuo. E c’è da dire che in questa eterogenea adunanza di band troviamo anche materiale interessante, a cominciare proprio dal blues imbastardito e ruvido di Jesse De La O, passando per il punk/grunge d’importazione dei Sound Of Ruby (provenienti dagli Emirati Arabi), e arrivando al country/gospel degli svedesi The People. Tra i promossi mettiamo sicuramente anche gli arabi (da Dubai) Empyrean, autori di un brano (“Shadows Of A Dream”) all’insegna di un frizzante death melodico, e il crossover di KK And The Flying Hamsters Of Doom (un nome, un programma), da Chicago, che ci propongono due pezzi ben realizzati e convincenti. Senza dimenticarci delle rock ballad dei Damage Done e del pop rock di Kama Linden, l’artista più radiofonica del lotto. Meno bene il primitivo brutal death degli algerini Carnavage e gli Angel Knight, che dalla vicina Grecia propongono un power prog non troppo ispirato. Una compilation variegata, impossibile da giudicare nel suo insieme, il cui valore va però oltre il semplice aspetto artistico: l’arte, in questo caso la musica, come punto di contatto, di confronto tra popoli.
Commenti