POSTHUM: Like Wildfire
data
29/11/2019Quarto capito in studio per i norvegesi Posthum, progetto che per attitudini si avvicina a Satyricon e Khold, ma che mostra nello sviluppo dei brani una propria attitudine. Personalità che si evince da strutture sempre dinamiche e faticosamente prevedibili, un concentrato di epica essenza e genialità che costruisce su cacofonie armoniche la propria fortuna. 'Like Wildfire' è un concentrato di emozioni, un infuso di nera fiamma che come magma scivola lungo le linee di un’anima che finalmente si scuote di fronte all’inezia di un gelido rancore. Le melodie di chitarra e gli spazi che i pezzi vanno a disegnare sono contemplazione di un paesaggio invernale sì, ma ricoperto di un sole che ne esalta i particolari. Full-length di grande impatto, certamente in linea con l’ispirazione della scuola norvegese, ma dagli orpelli personali ad esaltarne la soggettività. Un’ondata di vigore danza di fronte a noi, leggiadria e forza che, con insolito equilibrio, si manifesta ai nostri occhi, galleggiando tra un cielo carico di nubi ed una tempesta che imperversa tra i fiordi. I crescendo pagan sono punto di svolta in più passaggi dell’album, un tuffo al cuore che va oltre la tecnica e che conferisce a 'Like Wildfire' un’emotività che non sempre si palesa in questi contesti. La tecnica e l’amore per la Norvegia vanno quindi di pari passo con la personalità e la capacità di andare oltre le definizioni. Black metal di livello assoluto quello dei Posthum, la cui stella brilla già di luce propria nel firmamento del metal estremo.
Commenti