WITHIN TEMPTATION: The Unforgiving
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01/04/2011Quattro anni dopo 'The Heart of Everything', il loro disco più completo e riuscito in assoluto, la band olandese è alla prova del nove con questo 'Unforgiven', concept basato su una serie di fumetti così come si può notare dalla copertina che propriamente non dà l'idea certo di un disco di symphonic o gothic. Subito si scorge in quest'opera una propensione all'effetto ed alla commercializzazione del brano a discapito delle complessità sinfoniche, e dalle languide sofferenze create degli arrangiamenti di Robert Westerholt e dalla voce di Sharon. Questo non spaventi l'incauto ascoltatore perchè la band è più che viva, la qualità è costante e sostanziosa, non manca nulla, epicità e melodia la fanno da padroni ed il livello di questo disco è al limite della perfezione. Però l'esperto ascoltatore noterà la morbida sterzata effettuata dalla band. Si potrebbe anche chiamare una maggiore attenzione alla melodia e alla armonie al servizio di una maggiore visibilità se si dà un ascolto a "Sinead": siamo a tratti quasi alla dance! Ma bisogna dare atto alla band che quest'opera ha una continuità eclatante, non vi sono refusi di generi, non si hanno distacchi eccessivi da un'impronta che si protrae dall'inizio alla fine e, forse, è la prima volta per la compagine orange. Sharon è paradisiaca, la sua anima emerge tutta in "Murder" in cui dona una prestazione perfetta, mentre il primo singolo "Faster" è perfetto come apripista, ma essendo un concept è esaltante scorrere i brani e captare tutta la bellezza di questo disco. Ottimo per la voglia della band di rinnovarsi, ottimo per l'alta qualità delle singole composizioni che ha ridotto al minimo i momenti di stanca, e ottimo per la prestazione di Sharon.
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