WITCHTHROAT SERPENT: Swallow The Venom
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05/03/2019Il doom metal è un genere che necessita una certa “pazienza all’ascolto”, talvolta non amato per i propri sviluppi dilatati, una sensibilità che mette alla prova, ma che se apprezzata può regalare emozioni. Questo è il caso di 'Swallow the Venom', terza fatica dei francesi Witchthroat Serpent. Il loro è un sound decisamente occulto, ipnotico, vicino ai miti Black Sabbath ed Electric Wizard, in grado di essere apprezzato da un’ampia gamma di ascoltatori, nonostante il filone sia impegnativo. I fraseggi stoner, l’atmosfera che si va via via creando, sono arma in più per lisergiche suite che attraggono l’ascoltatore, incantandolo. Il disco viaggia su sulfuree ambientazioni di chitarra, effetti cadenzati da una ritmica ciclicamente magnetica, figlia della old school. La voce segue i dettami del genere, restando su lidi rock e diventando nel crescente collettivo, sempre più evocativa. Il disco non sconvolge la scena, diventandone degno rappresentante. Tecnica e passione, senza però aggiungere quell’ingrediente in grado di farci anche solo sfiorare l’eccellenza. A conti fatti molti passaggi seguono trame già intessute da altri, strutture che cascano inevitabilmente nel concetto di prevedibilità. Arrivati alla terzo full-length, crediamo che il progetto possa e debba tentare a prendere il volo con le proprie forze. Non vuole essere certo una bocciatura, la musica è forma espressiva che è legata a passioni e gusti personali ed i Witchthroat Serpent dimostrano grande trasporto. Il punto è che sembra manchi quel passo in più, forse i riverberi psichedelici non sono stati totalmente sviluppati e sviscerati a pieno, oppure è qualcosa altro legato alle strutture, ma aleggia una sorta di “apatia” che non convince. Attendiamo fiduciosi per il futuro.
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