BEHEMOTH: GROM
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27/11/2007Secondo full-lenght per i blasfemi e cattivissimi deathster polacchi Behemoth. Siamo ancora lontani dai tecnicismi e dagli eccessi della band che conosciamo adesso: quella di cui vi parliamo è una (im)purissima band Black Metal, fortemente debitrice dei maestri scandinavi. In confronto al lavoro precedente, qualche cambiamento c'è stato. Il sound è diventato ancora più glaciale e tagliente, e oltre ai soliti Graveland, Darkthrone e Mayhem, un'importante influenza viene dai Satyricon. Suoni più glaciali, corposi, e un'attitudine maggiore alla violenza, sottolineata da un furioso blast beat è la base di 'Grom', ma chi conosce i Behemoth sa benissimo che un album limitato solo a questo non è proprio cosa che ci si può aspettare da loro. Quindi azzeccati inserimenti acustici, semplici ma geniali melodie, epici e solenni mid-tempos sottolineati da voci femminili o vigorosi cori maschili in puro stile "viking", e qui cito la maestosa title-track che chiude i 45 minuti dell'album. Meno presenti le tastiere, che conferiscono un apporto per quanto minimo azzeccato. In definitiva, un album positivo, che spicca sicuramente tra le migliaia di cloni dei Darkthrone e dei Mayhem, dal quale già si è potuto cogliere le grandissime potenzialità del geniale Nergal. Il resto è storia.
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