WITCHCRAFT: Legend
data
15/10/2012Il nome è rimasto lo stesso, ma i ragazzi di Örebro hanno giocato una carta che, almeno per quanto ci riguarda, sembra essere ancora una volta vincente. Terzo cambio anche in sala di produzione, affidata a Jens Bogren (già al lavoro con Bloodbath, Pain Of Salvation, Opeth e tanti altri), così come in formazione. Alla voce, sarebbe inutile sottolinearlo, ma una presenza come quella di Magnus va sempre tenuta d'occhio (visto che è stato autore anche di un gran lavoro da solista). Finalmente si occupa soltanto di stare al microfono, mentre entrano in pianta stabile due chitarristi: Simon Solomon e Tom Jondelius. Stravolgimento, potremo chiamarlo. Ma anche no. Ci sono brani che fanno pensare ai Witchcraft a cui siamo abituati, ed è chiara la melodia esplosiva della lunga "Dead End" che quasi si definisce come portatrice sana delle lezioni impartite dai The Cult: qualche lieve fantasma, insomma. Nonostante l'accordo fresco con una major, questi cambi e la svolta nello stile, oggi si può dire tutto della band tranne che si sia tradita. "It's Not Because Of You" rimanda agli echi del debut del 2004, e nel complesso è la struttura ABABC a prevalere, dove i finali con stacchi veloci partono quasi in modo prevedibile (anche se non sempre). Impossibile non apprezzare brani come "Dystopia", o "Democracy", quest'ultima pregna di un'atmosfera densa.
Commenti