WE CAME AS ROMANS: UNDERSTANDING WHAT WE'VE GROWN TO BE
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20/09/2011Tra le band screamo che hanno raccattato più successo nonostante il calo di popolarità del genere possiamo senz'altro annoverare i We Came As Romans, che con il precedente 'To Plant A Seed' riuscirono a fare breccia nei cuori di molti con un disco moderno, accattivante e tutt'altro che poser. L'aspettativa, dunque, per un seguito magari superiore c'era tutta, complice anche un prestigioso deal (per l'Europa) con Nuclear Blast che sembra essersi però accorta con troppo ritardo del metalcore (vedi le recenti e prossime uscite di Texas In July e Tasters). Ad ogni modo, il nuovo disco della band statunitense riesce a mantenere fede a tutte le promesse fatte due anni fa. Tolta la brutta "Mis//Understanding" (inspiegabilmente scelta come primo singolo, tra le altre cose), che racchiude in quattro minuti il peggio di tutta la scena *core, il resto del lavoro si piazza su livelli davvero alti, complici ritornelli da capogiro e, soprattutto, influenze elettroniche massicce, ma mai invadenti, non troppo lontano da ciò che hanno fatto i Bring Me The Horizon di recente. Una miscela esplosiva che farà gola a un pubblico eterogeneo e farà salire di altri gradini la band oltreoceano; siamo ancora lontani dalla maturità definitiva, dalla pietra miliare o altro, ma sicuramente i We Came As Romans hanno capito chi sono, come crescere e, most importantly, come fare un disco coi fiocchi.
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