VOIVOD: RRRÖÖÖAAARRR
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27/05/2006Una cosa è chiara: un disco intitolato “Rrröööaaarrr” non può che essere amato e venerato in ogni suo aspetto, iniziando come è giusto dall’onomatopea che troneggia in copertina. Ed è proprio una via di mezzo tra un rombo e un ruggito questo secondo lavoro dei Voivod, che non fa che rafforzare le ottime impressioni destate dal debutto “War And Pain”. Impetuoso e inarrestabile, “Rrröööaaarrr” riprende l’apocalisse del precedente lavoro introducendo nuovi desolanti scenari e nuovi inquietanti personaggi, tra cui spicca “Korgüll, The Exterminator” (traccia d’aperura), portatore di rovina e autore, con molta probabilità, del verso che dà il titolo all’album. È un universo fatto di orrori di diversa specie quello descritto dalla musica dei Voivod, che si materializzano in incubi di morte e distruzione e prendono vita attraverso le note di un thrash metal tormentato e sconquassante dove il cantato convulso di Snake recita un ruolo di primo piano, seguendo l’irrequitezza della sezione ritmica ed accostandosi al guitarwork sferzante di Piggy. Va detto che questa nuova fatica di casa Voivod è lievemente penalizzata dalla mancanza di quell’effetto sorpresa che ne aveva invece caratterizzato il debutto, tant’è che spesso “Rrröööaaarrr” viene considerato quasi alla stregua di un album “normale” e giudicato come tale. Niente di più errato, perché quando c’è di mezzo la creatura di Away, il concetto di normalità tende a dissolversi, rimpiazzato dalle concezioni più alienanti: brani come “Fuck Off And Die” o “Horror” la dicono lunga sulla particolare natura della formazione canadese, per non parlare poi della frenesia di “Thrashing Rage” e dei toni catastrofici della conclusiva “To The Death”. Curatissimo fin nei dettagli dallo stesso visionario batterista (vedi copertina e lyrics scritte a mano), “Rrröööaaarrr” è il secondo allucinante affresco di una band d’avanguardia come poche altre, capace di fornire anche qui più di una prova concreta della propria indiscutibile personalità.
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