PANGEA: Retrospectacular
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13/08/2010Riemerge dagli anni ’90, grazie all’interesse della Lion Music, il trio danese autore già di due lavori per il mercato giapponese, con questo terzo capitolo della loro discografia rimasto per troppo tempo nel limbo e offerto oggi al vasto pubblico (anche se loro hanno sempre bazzicato la scena underground) rifinito e completato. Il loro è un hard rock che pesca a piene mani da una serie di generi come il progressive piuttosto che l’AOR e, in pieno gusto retrò, l’hair metal miscelando ottime melodie ai suoni taglienti delle chitarre e a qualche tecnicismo soprattutto nel guitar work. La voce calda e avvolgente di Torben Lysholm sopperisce alla scarsa ampiezza del suo registro (un po’ imbarazzante il tentato screaming finale di "Hold Your fire") nel sapiente cesello dei brani più AOR che, in taluni frangenti, in più di un occasione ci ricordano il buon Jeff Scott Soto e che sicuramente sono il territorio più adatto per esprimere tutte le potenzialità dei Pangea. Le canzoni si susseguono piacevolmente (l’album ha nella sua brevità un punto di forza) sino alla finale "It’s Too Late", ballad in aria country graziata da un ottimo fingerpicking a conferma del gusto e dell’impegno profuso anche in fase di arrangiamento.
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