VITALIJ KUPRIJ: Progression
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03/01/2021Decima pubblicazione solista per il pianista/tastierista ucraino, un importante punto di riferimento per i seguaci del metal nella declinazione neoclassica. 'Progression' può tranquillamente considerarsi un prodotto caratterizzato da una infinita tempesta di note, una consuetudine per l'esperto Vitalij oramai prossimo alle nozze d'argento con il mercato discografico. Ennesimo lavoro ineccepibile dal
punto di vista tecnico prodotto dal virtuoso musicista, coadiuvato da chitarristi e strumentisti che sanno il fatto loro, perfetti per assecondare vizi, capricci e le sbrodolate neoclassiche di Kuprij. La domanda che ci poniamo è questa: a chi può interessare un album del genere, infarcito di fughe di tastiere e pianoforte con il rischio concreto di condurre l'ascoltatore allo sfinimento? A pochi, immaginiamo, oltretutto l'assenza di parti vocali non rappresenta certo un buon viatico per risolvere tale problematica. Qua e là appaiono idee ben sviluppate (ovviamente sempre in un contesto legato a doppio filo con la musica classica) e un brano "Rememberance" stupendo con delle atmosfere sognanti, ma i sentimenti risiedono unicamente in questa traccia. Possiamo valutare questo 'Progression' sulla sufficienza, un prodotto che sarà gioia per gli amatori più incalliti delle tastiere e dello shredding, tutti gli altri possono starsene tranquillamente alla larga data la penuria di emozioni.
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