VERMIN (GER): PARADISE
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13/04/2011Disco di esordio per i teutonici Vermin, interessante realtà underground fautrice di un sound pesante e fresco, non particolarmente innovativo, ma piacevole all'ascolto. Superata l'intro, si parte con la groovy "While You Were Dead", cadenzata e pesantuccia, ma niente di speciale. Passiamo poi a "Empty Eyes": riff potenti, cazzuti, groove micidiale, tellurico. Stacchetto clean in chiusura. Fortunatamente questo sono i Vermin, un coacervo di riff e ritmiche terremotanti, breakdown spezza-gambe, blast beat devastanti e attimi di follia con passaggi funky ("Impact"), riff complessi, ma al contempo catchy ("Frozen Mirror"), pacati riferimenti ai Meshuggah ("Public Violation", "Spread Your Wings") e tanta, ma tanta attitudine. Il death di questi ragazzi è bello pesante e scorrevole, per quanto derivativo e relativamente semplice in certe soluzioni. Produzione ruvida quanto basta (ma non eccelsa, a onor del vero). Insomma, i Vermin almeno un ascolto lo meritano.
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