ERA VULGARIS: WHAT STIRS WITHIN

Presentati dalla propria etichetta, la Open Your Ears Music, come un gruppo prog thrash, gli irlandesi Era Vulgaris si dimostrano invece umili portavoce di un robusto thrash metal, ricco sì di varie influenze, ma ben lungi dall’essere accostato ad un qualcosa di più prog: se allontanarsi solo un pochino dal più becero e ferale tupa-tupa volesse dire suonare prog, allora l’universo di metal estremo sarebbe costellato di vati del prog (con Slayer e Morbid Angel in prima linea). Archiviata la doverosa premessa, va detto che il presente dischetto, pur non mettendo in mostra nulla di particolarmente brillante e innovativo, si rivela un passatempo più che sufficiente, facendosi apprezzare per una manciata di episodi che ben concretizzano la verve della band: ad esempio “Limb From Limb” è un pezzo frizzante e convincente, costantemente in bilico tra thrash ed heavy metal di scuola più classica. E va detto che qua e là non mancano nemmeno piccoli accenni ad un sound più scandinavo, sebbene l’identità del combo capitanato dal vocalist Chris Rob si mantenga ben distante dal death melodico di scuola nord europea… Non tutto però ruota per il verso giusto in questo “What Stirs Within”, soprattutto per ciò che riguarda quei brani che, almeno nelle intenzioni, avrebbero dovuto rappresentare il lato più prog della band, ma che a lungo andare si rivelano polpettoni lunghi ed indigesti, come la conclusiva “Imram”.