VALERIAN SWING: DRAINING PLANNING FOR EARS REFLECTORS
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15/08/2008Dietro un booklet a dir poco inquietante (non si capisce bene cosa siano quelle sfese e quelle sacche grinzose ricche di peli che campeggiano ampiamente all’interno dell’artwork), e a dei titoli a tratti improponibili come It Is Difficult For Us To Explain Our Way Of Decontextualizing Music, Especially Because Of A Conundrum: What If Skin Suddendly Gets Permable?, i Valerian Swing, qui al secondo disco, ci deliziano con un crossover sperimentale davvero riuscito, e sul quale non avrei puntato granchè a causa dei motivi di cui sopra. L’ascolto del platter ha invece rivelato capacità ottime da parte di tutti i membri della band, autori di un crossover perfettamente a metà tra influenze heavy e parti più soft e sperimentali, che in certi casi ricordano, con le dovute proporzioni, i Sigur Ros; e i Valerian Swing sono più che bravi a miscelare il tutto, soprattutto in pezzi come Mr “I Never Laugh” Laughs o il già citato delirio di cui al primo paragrafo, brano di undici minuti che passano presto. Insomma, non fatevi spaventare anche voi; qui ce n’è per tutti, metallari, rocker e persone a cui piaccia la buona musica sincera.
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