TYRANT DISCIPLE: Weight of Oblivion
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21/11/2018Attivi dal lontano 2004, i Tyrant Disciple hanno, nel corso della loro lunga carriera, dato alla luce solo due demo, rispettivamente del 2006 e del 2008 ed un singolo nell’anno corrente. Weight of Oblivion segue proprio quest’uscita, primo full-length per una realtà dedita ad un thrash metal selvaggio, vicino al concetto di black/death. Diretti ed aggressivi, mescolano attitudini old school a più attuali realtà: parliamo di Sodom, The Black Dahlia Murder e Witchery, con una prevalenza del fattore più minimale thrash. Compromessi inesistenti, fronzoli ben pochi, per degli artisti che pigiano sull’acceleratore, relegando a brevi suite i più riflessivi intenti, trampolino per sfuriate ritmiche e mitragliate che tutto trafiggono. Foro di proiettile fumante è ciò che resta, per un attimo di silenzio tra una traccia e l’altra, episodio che riparte ogni volta bruscamente, travolgendoci. Adrenalina allo stato puro, corsa nella quale unghie si conficcano su parete, risalita con agilità felina, ferendo i timpani e conficcando canini nella carne di malcapitata vittima. Disco che lascia senza fiato, sicuramente povero di spunti dal punto di vista di idee personali, ma comunque estremamente efficace e ben suonato. Il rischio che ci si possa tediare è consistente, se non altro perché cambi di direzione o sguardi rivolti altrove non ce ne sono. Chi ha un palato più raffinato qui resterà immancabilmente deluso. In caso invece vogliate qualcosa di indirizzato, in grado di demolire senza orpelli emotività e sensibili gesti, fatevi avanti; la barbarie è servita. Null’altro da aggiungere, complimentandoci con i Tyrant Disciple per coerenza e per la voglia, dopo così tanti anni, di voler pubblicare finalmente un album. Non pensiamo le cose possano variare in futuro, anche perché un processo così lungo ed un’attività così a rilento, dovuta anche forse ad altri impegni in realtà discografiche, non hanno plasmato qualcosa di realmente dissimile ai sopra citati generi e gruppi.
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