TYLA: LIFE OR DEATH?

Non mi è ben chiaro il motivo per cui un cd, il cui copyright è del 2002, viene stampato solo ora, ma è anche vero che ogni lavoro timbrato col marchio Tyla riesce a racchiudere sempre al suo interno qualche particolare aneddoto di questo tipo, facendosi ricordare più per tali bizzarri elementi che non per la musica contenuta. Da questo ultimo punto di vista "Life Or Death?" è l'ennesimo cd del Tyla solista, ed una volta detto ciò, la recensione in questione potrebbe addirittura terminare. Il contenuto infatti si adegua senza mezze misure a tutto quanto già intravisto nella propria produzione discografica da un decennio a questa parte, contraddistinta da composizioni ridotte all'osso degli arrangiamenti, incluso il tanto da me odiato uso della drum-machine, il tutto per cercare di colpire e coinvolgere l'ascoltatore con la semplice carica emotiva dei pezzi, cosa che, diciamolo, è un lusso riservato davvero a pochi eletti. E' sostanzialmente questo uno dei motivi per cui un episodio come "Life Or Death?" non riesce assolutamente a decollare, tenuto prepotentemente a freno anche dall'approssimitività delle parti vocali, le quali, diciamolo, non riescono assolutamente ad incidere sul risultato finale. Un tipico esempio di quanto affermato è la comunque godibile "Another You", una traccia che nasconde al suo interno un potenziale artistico sicuramente notevole, il quale però viene irrimediabilmente offuscato da tutti i difetti sin qui riportati. Immagino non servano altre analisi per farvi capire che un cd del genere non ha molto da dire se non ai cultori assoluti dei Dogs D'Amour e del rock in generale, i quali sono alla perenne ricerca di qualsiasivoglia tipo di novità per rimpinzare la propria discografia. Gli altri lascino perdere, è meglio così...