TYING TIFFANY: UNDERCOVER
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13/01/2006Tra le poco numerose suicide girls (non sapete di cosa si tratta? www.suicidegirls.com, decidete per conto vostro se è una pagliacciata o no) italiane, Tying Tiffany è probabilmente la più celebre in ambito musicale. Questo “Undercover” è il suo debutto nel mondo della musica, un debutto che la bella moretta ha pensato di condire con massicce dosi della sua parallela esperienza con le ‘girls’ di cui sopra. La cover dell’album e il suo sito ufficiale in tal senso sono piuttosto esplicativi. La proposta musicale dell’affascinante Tiffany si compone di un electro clash piuttosto harsh ma al tempo stesso altamente accessibile, sicuramente commerciale in certi suoi aspetti nonostante nel corso dell’ascolto facciano capolino più volte sonorità oscure tipicamente ebm che creano un piacevolissimo contrasto con il mood scanzonato del disco e della sfacciata voce di Tiffany. “Undercover” è un platter godibilissimo che si gusta dall’inizio alla fine, che ti impedisce di tenere fermo il culo (o il piedino, o la testa, insomma la parte del corpo che preferite) per merito di irresistibili beat a martello e melodie banali e ruffiane ma dannatamente convincenti, si vedano “Cat Killer Show”, “LCD Soundsystem Is Playing At My House”, “Sugar Boy, Sugar Girl” e la favolosa “I Wanna Be Your Mp3”. Divertenti anche i pezzi più brevi come “Telekoma” o la surfy “Running Bastard”, che ricorda alla lontana il main theme di Pulp Fiction. Insomma, mettete su “Undercover”, alzate il volume al massimo e se il vicino di casa vi suona alla porta… alzate di più il volume.
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